Spiaggia Marinella Selinunte Castelvetrano
Spiaggia Marinella Selinunte Castelvetrano
Spiaggia Foce del Belice Castelvetrano
Spiaggia Foce del Belice Castelvetrano
Antiquarium della Gaggera Selinunte Castelvetrano L’antiquarium della Gaggera nella zona archeologica di Selinunte a Castelvetrano raccoglie reperti legati agli scavi nelle varie aree sacre della zona. Statuette fittili, venerate a suo tempo nei santuari, vasi e oggetti di ogni tipo offerti come ex voto dai fedeli costituiscono il corpus documentario che si pone sotto gli occhi del visitatore.
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Tempio M Selinunte Castelvetrano Varie sono le teorie sul Tempio M di Selinunte. La tesi maggiormente suggestiva è quella secondo cui esso sarebbe una fontana monumentale alimentata dalla sorgente Gazzera. L’edificio, che aveva forme doriche, si data alla metà del VI sec. a.C. principalmente per le terrecotte architettoniche rinvenutevi.
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Santuario di Hera Selinunte Aspetti tecnici relativi alla sua costruzione ci portano a pensare che il Santuario di Hera, o Tempio N, fosse stato edificato nel primo quarto del VI secolo a.C.. Dopo lo scontro con i Cartaginesi del 409 a.C., alla fronte del tempio fu affiancato un portico di quattro pilastri con capitelli ‘a gola egizia’. Nella seconda metà del IV secolo a.C un terremoto causa la devastazione dell’edificio, tuttavia nell’area perdurano attività culturali di cui abbiamo testimonianza mediante pietre sacrificali, focolari, anepigrafi e deposizioni rinvenute a diversi livelli.
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Area Sacra Malaphoros Selinunte Castelvetrano Santuario di Malaphoros L’Area Sacra Malaphoros si trova a ovest dell’Acropoli di Selinunte. Ribattezzata con il nome di Santuario di Malaphoros lo spazio in questione è delimitato da un muro di cinta, possiede una forma quadrangolare e vi si trovano al suo interno: altari, edifici di culto e diverse stele.Molteplici le reliquie emerse dalla suddetta area, ritrovamenti che sono stati poi custoditi presso il Museo Archeologico Nazionale di Palermo.
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Tempio D Selinunte Castelvetrano Secondo quanto testimonia l’iscrizione dedicatoria, scoperta nelle vicinanze, il Tempio D, nell’area archeologica di Selinunte, si legherebbe alla figura di Atena. L’inconsueta ubicazione dell’altare, a contatto con il suo stereobate, fa pensare all’esistenza di un altro tempio in posizione sottostante rispetto a quello oggi visibile. Non si conosce il nome di chi ha caldeggiato la costruzione dell’opera, tanto meno il suo progettatore, tuttavia è individuabile la volontà nell’edificare il Tempio D di rifarsi alla tradizione megarese.
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Tempio C Selinunte Il Tempio C, fra i più antichi di Selinunte, è di ordine dorico e presenta sia colonne monolitiche che colonne a tamburi. Dedicato con molte probabilità al Dio Apollo, fra gli elementi significati del Tempio, edificato nel 580 a.C circa, si segnalano quindi le dieci metope(di cui solo tre sono sopravvissute integralmente) della facciata scolpite ad altorilievo incorniciate in alto e in basso da lastre piatte che ne facevano risaltare il vigore plastico ed erano separate da triglifi fortemente aggettanti rispetto al piano delle metope stesse.
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Tempio A Selinunte Castelvetrano Il Tempio A di Selinunte fu realizzato intorno alla metà del V sec.a.C. . Quel che colpisce l’occhio del visitatore è l’armonia di tale costruzione che in rapporto agli altri templi di Selinunte più si avvicina alla perfezione. L’avanzato stato di corrosione non scalfisce la bellezza dei capitelli del Tempio A ,il cui pronao ha un pavimento a mosaico dove sono rappresentati la figura simbolica della dea fenicia Tanit, il sole, una corona, un caduceo e una testa bovina.
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Tempio O Selinunte Castelvetrano Il Tempio O di Selinunte si caratterizza per la vicinanza territoriale rispetto al Tempio A e per la presenza di tratti costitutivi speculari a esso. Durante il medioevo i due templi furono uniti dando vita così ad una fortezza. Il Tempio O, la cui datazione risalirebbe agli inizi del V secolo A.C, secondo Moscati fu dedicato a Poseidon, piuttosto che non ad Atena.
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Baglio Florio Antiquarium Selinunte Oggetto di recente restaurazione, divenuto centro d’accoglienza per i turisti, Baglio Florio si presenta con un largo camminamento in cotto che racchiude il prato verde su cui emerge il pozzo dell’originaria cisterna, scavata nella roccia viva.
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Tempio di Febo Selinunte Castelvetrano Tempio G Del Tempio G sono pervenuti a noi solo dei ruderi.Il dibattito sulle possibilità di ricostruire uno dei più importanti simboli dell’antichità classica è di strettissima attualità. Il Tempio di Febo si manifestava in tutto il suo splendore con le sue 8 colonne sulla facciata e 17 sui lati. La consacrazione del Tempio è stata storicamente connessa alla figura di Apollo, in tempi recenti prevale la teoria secondo cui il Tempio G fosse dedicato Zeus.
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Tempio di Atena Selinunte Castelvetrano Tempio F Il tempio di Atena, oggi completamente distrutto, è datato intorno al 530 a.C. Vi è la possibilità che in realtà la costruzione, conosciuta anche con il nome di Tempio F, possa essere stata dedicata a Dionisio. Fra i templi della collina orientale è quello più maestoso. Le colonne della facciata est erano collegate fra loro da pareti “a schermo”, alte fino a tre metri, aventi l’obbiettivo di nascondere le pratiche di culto.
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Tempio di Hera Selinunte Castelvetrano Fra i templi di Selinunte quello di Hera è certamente il meglio custodito, anche grazie ai lavori di ricostruzione realizzati nel 1959. Il Tempio greco, edificato a metà del VI secolo a.C., presenta soluzioni ottiche tipicamente doriche quali un accentuato assottigliamento delle colonne e una particolare contrazione angolare.
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Torre Polluce Castelvetrano Casa del viaggiatore Castelvetrano Torre Polluce fu eretta sotto gli Spagnoli per salvaguardare la costa dagli attacchi nemici. La costruzione prima formata solo dal piano terra con entrata a Nord, due feritoie e una copertura a dammuso fu potenziata per mezzo di una scala esterna lungo la parete settentrionale, con ponte levatoio. L’ingresso così innalzato era più sicuro. Oggi Torre Polluce è conosciuta con il nome di casa del viaggiatore.
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