Vi sono pareri contrastanti sull’esattezza cronologica riguardo alla costruzione della Torre di Manfria, tuttavia essa va contestualizzata con quel sistema di avviso delle torri costiere della Sicilia opera di Camillo Camilliani. La torre, a pianta quadrata con basamento molto scarpato che misura circa 12,5 metri per lato era originariamente costituita da due piani. Dal punto di vista dell’immaginario popolare è rilevante sulla torre la leggenda di Manfrino, buono e sfortunato, a guardia di un tesoro nascosto, nata dal ritrovamento di monete greche e romane nella zona e di una formazione rocciosa, oggi non più visibile, interpretata come la sua orma lasciata nella roccia.
Torre Manfria Gela
Emporio Arcaico Gela L’Emporio Arcaico di Gela raccoglie qualcosa come dieci costruzioni costituite da vani quadrangolari risalenti a un vasto quartiere che si propagava dal porto sul mare all’acropoli.
Lungomare Federico II di Svevia - Gela
Bosco Littorio Gela L’area archeologica del Bosco Littorio a Gela, di proprietà del demanio regionale, si presenta come una superficie sabbiosa dalla notevole vegetazione.Il Bosco Littorio ospita quel che rimane di un emporio arcaico. Questi reperti sono emersi all’indomani degli scavi archeologici effettuati nel 1983.
Lungomare Federico II di Svevia - Gela
Museo Archeologico Regionale di Gela Inaugurato nel 1958, e ampliato poi nel 84 e nel 95, il Museo Archeologico Regionale di Gela,progettato dall’architetto Luigi Pasquarelli, grazie a cimeli ceramici, bronzei e numismatici offre uno spaccato di Gela Antica che va dalla preistoria al medioevo. Pregevoli sono le collezioni di Navarra e Nocera custodite all’interno del museo, il quale è ordinato cronologicamente e suddiviso in otto sezioni.
Corso Vittorio Emanuele - Gela
Acropoli di Gela L’Acropoli di Gela, situata sulla collinetta di Molino a Vento, accoglieva i più importanti edifici sacri della città.L’Acropoli di Gela fu rasa al suolo dai Cartaginesi nel 405 a.C per poi venire ripopolata dal 339 a.C.,smarrendo tuttavia la natura sacra che la caratterizzava.Nel 1906 con Paolo Orsi cominciano quegli scavi compiuti in diverse fasi che porteranno a dimostrare come sotto il piano greco arcaico vi fosse un ricco strato protostorico contenente ceramica dell’Età del Rame e del Bronzo.
Via Mare, 12 - 93012 - Gela
Castelluccio di Gela Dalla struttura semplice e poco estesa,il Castelluccio di Gela per queste peculiarità prende tale nome che marca una distinzione rispetto al grande castello svevo di Terranova, non più esistente.Le origini del fortilizio si legherebbero alla dominazione normanna in Sicilia. Vediamo come nel 1240 durante la fondazione della Federiciana Ericlea la costruzione fu oggetto di rilevanti modifiche strutturali.Di pianta rettangolare, l’edifìcio è costituito da un pianoterra, che prende luce da diverse feritoie e da alcune finestre, e dai resti di un piano superiore.
Castelluccio di Gela