sito archeologico Gibil Gabib Caltanissetta Ubicato su una collina alta 615 m il sito archeologico di Gibil Gabib si trova nei pressi di Caltanissetta. Il nome di tale area rimanda alla Sicilia araba, Gibil Gabibb ovvero “montagna dei morti” si riferisce appunto alle scoperte in questa zona da parte dei musulmani di diverse necropoli. Gli scavi sul sito in questione hanno riportato alla luce oggetti d’uso quotidiano, piatti, vasi e anche una statua fittile di una divinità femminile.
Caltanissetta
Castello di Mussomeli Il Castello di Mussomeli, alle porte dell’omonimo paese, è una tipica costruzione medievale edificata su una rocca calcarea ad un altezza di circa 80 metri. Colpiscono l’occhio del visitatore sia elementi gotici, come archi ogivali e bifore, quanto la compattezza strutturale legata alla buona qualità della malta e della pietra ricavata dalla stessa roccia. Come tradizione si diffondono leggende sul castello, una di queste è che ancora oggi qui si aggiri il fantasma di Guiscardo De La Portes, figlio di un ricco mercante spagnolo.
Mussomeli
Ex Castello di Sutera Sulla vetta del Monte San Paolino sorgeva quello che era l’ antico castello di Sutera. L’origine della fortezza era quasi certamente bizantina. Di tale costruzione permangono solo delle macerie che tuttavia solo attraverso degli accurati scavi potrebbero essere visibili. Sulle rovine del castello si costruì l’attuale santuario intitolato a San Paolo vescovo.La struttura a tre navate fu fortemente voluta da Giovanni III di Chiaromonte, all’epoca Barone di Sutera.
Sutera
Chiesa Sant’Agata Sutera La Chiesa di Sant’Agata a Sutera in stile romanico risale al 1400, cruciale nella storia dell’edificio sacro è stata la ricostruzione della seconda metà del 1700. La Chiesa presenta tre navate. Se quella centrale è a botte, le navate laterali sono a crociera e poggiano su colonne cilindriche. Fra le preziose opere che la struttura custodisce è possibile citare la ”Madonna delle Grazie”.
Chiesa SantAgata Sutera
Torre Gaffe Licata Torre di Gaffe a Licata avrebbe origini storiche risalenti alla Sicilia Aragonese. La Torre non essendo munita di artiglieria aveva una sfera d’azione limitata ai dintorni. Essa venne ribattezzata con il nome di “Torre del Grugno”. Tale denominazione è legata alla figura di uno dei proprietari che qui aveva la dimora estiva.
Torre Gaffe Licata
La Torre Ottagonale San Nicola Licata è caratterizzata da una insolita sezione ottagonale. Realizzata in in pietra calcarea bianca che risalta sulle pareti intonacate.
Licata
Vi sono pareri contrastanti sull’esattezza cronologica riguardo alla costruzione della Torre di Manfria, tuttavia essa va contestualizzata con quel sistema di avviso delle torri costiere della Sicilia opera di Camillo Camilliani. La torre, a pianta quadrata con basamento molto scarpato che misura circa 12,5 metri per lato era originariamente costituita da due piani. Dal punto di vista dell’immaginario popolare è rilevante sulla torre la leggenda di Manfrino, buono e sfortunato, a guardia di un tesoro nascosto, nata dal ritrovamento di monete greche e romane nella zona e di una formazione rocciosa, oggi non più visibile, interpretata come la sua orma lasciata nella roccia.
Torre Manfria Gela
Emporio Arcaico Gela L’Emporio Arcaico di Gela raccoglie qualcosa come dieci costruzioni costituite da vani quadrangolari risalenti a un vasto quartiere che si propagava dal porto sul mare all’acropoli.
Lungomare Federico II di Svevia - Gela
Bosco Littorio Gela L’area archeologica del Bosco Littorio a Gela, di proprietà del demanio regionale, si presenta come una superficie sabbiosa dalla notevole vegetazione.Il Bosco Littorio ospita quel che rimane di un emporio arcaico. Questi reperti sono emersi all’indomani degli scavi archeologici effettuati nel 1983.
Lungomare Federico II di Svevia - Gela
Museo Archeologico Regionale di Gela Inaugurato nel 1958, e ampliato poi nel 84 e nel 95, il Museo Archeologico Regionale di Gela,progettato dall’architetto Luigi Pasquarelli, grazie a cimeli ceramici, bronzei e numismatici offre uno spaccato di Gela Antica che va dalla preistoria al medioevo. Pregevoli sono le collezioni di Navarra e Nocera custodite all’interno del museo, il quale è ordinato cronologicamente e suddiviso in otto sezioni.
Corso Vittorio Emanuele - Gela
Acropoli di Gela L’Acropoli di Gela, situata sulla collinetta di Molino a Vento, accoglieva i più importanti edifici sacri della città.L’Acropoli di Gela fu rasa al suolo dai Cartaginesi nel 405 a.C per poi venire ripopolata dal 339 a.C.,smarrendo tuttavia la natura sacra che la caratterizzava.Nel 1906 con Paolo Orsi cominciano quegli scavi compiuti in diverse fasi che porteranno a dimostrare come sotto il piano greco arcaico vi fosse un ricco strato protostorico contenente ceramica dell’Età del Rame e del Bronzo.
Via Mare, 12 - 93012 - Gela
Abbazia di Santo Spirito Caltanissetta Dai muri spessi e dalle feritoie possiamo individuare il passato dell’Abbazia di Spirito Santo a Caltanissetta, essa era appunto un casale fortificato d’origine araba, eretto nel 900 d.C..Sarà l’avvento dei Normanni a determinare la trasformazione della struttura in una chiesa. Dell’edificio sacro mononavata non si conosce con precisione la data di fondazione tuttavia la parrocchia di Santo Spirito è da considerassi come la prima della città.
Via Santo Spirito - Caltanissetta
Area Archeologica Vassallaggi San Cataldo L’Area Archeologica Vassallaggi nei pressi di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, era già nota nel XIX secolo. Tuttavia sarà solo con gli con gli scavi effettuati a partire dal 1905,fino agli anni sessanta, che emergeranno dei reperti legati a insediamenti umani in tale sito. Dall’età del bronzo fino ai primi anni della cristianità i segni dell’uomo sono riscontrabili nei tracciati urbani,nelle tombe e nei luoghi di culto oltre che in quei manufatti in mostra presso svariati musei siciliani.
Strada Provinciale 33 - San Cataldo
Castelluccio di Gela Dalla struttura semplice e poco estesa,il Castelluccio di Gela per queste peculiarità prende tale nome che marca una distinzione rispetto al grande castello svevo di Terranova, non più esistente.Le origini del fortilizio si legherebbero alla dominazione normanna in Sicilia. Vediamo come nel 1240 durante la fondazione della Federiciana Ericlea la costruzione fu oggetto di rilevanti modifiche strutturali.Di pianta rettangolare, l’edifìcio è costituito da un pianoterra, che prende luce da diverse feritoie e da alcune finestre, e dai resti di un piano superiore.
Castelluccio di Gela
Area Archeologica di Sophiana Mazzarino A sud della strada provinciale per Mazzarino troviamo la suggestiva area archeologica di Sophiana. Conosciuta anche con il nome di Philosophiana, i suoi reperti di insediamenti umani riguardano un arco temporale che va dal VIII-VII sec a.C. fino al periodo dei Normanni. Gli scavi nell’area partirono negli anni 50 del Novecento grazie alle indicazioni di alcuni contadini entrati a contatto con diversi ruderi, a condurre le operazioni fu in un primo momento Dino Adamesteanu al quale seguì Franceco La Torre.
Mazzarino
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Caltanissetta, Viale Trieste 79